La perdita ricercata del controllo che si realizza
nell’esperienza del pellegrinaggio a piedi porta nella direzione dello spirito
e del mistero liberandoci dai lacci dell’Io che intrappola la vita
nell’illusione del controllo a oltranza. Perdita di controllo significa anche,
inizialmente, disorientamento e confusione, che sono essenziali perchè possa
avvenire un mutamento durevole di prospettiva[1]. Infatti spesso è
proprio il disorientamento iniziale del pellegrino che percorre i primi passi,
a permettere il mutamento di prospettiva. Egli, banalmente, si trova a dover
pensare e vedere le cose diversamente. Anche il tempo scorre diversamente
rispetto alla vita di tutti i giorni: questo per alcuni può rappresentare un
trauma, uno shock.
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