Nella precedente puntata, si era detto
come l’esperienza emotiva e non l’imporre a se stessi delle regole oppure il solo
e semplice auto convincimento, diano la forza per cambiare.
E’ poi esperienza comune il fatto che il
vero nemico del cambiamento sia il tornare indietro, il ricadere nei nostri
vecchi schemi di pensare e di agire. Allora come fare?
Per prima cosa, occorre fissarsi un
obiettivo (possiamo scriverlo o registrarlo ad alta voce). In secondo luogo,
occorre, non solo fissarsi un obiettivo, ma ancorare questo obiettivo a una
spinta emotiva come si e’ gia’ detto. Facendo un ulteriore passo avanti
pero’ occorre anche divenire capaci di sperimentare in qualche modo la propria competenza ed efficacia nel fare
le cose. Su quest’ultimo punto il cammino puo’ darci molto perche’ ad ogni
tappa diventiamo più competenti ed efficaci.
Pensiamo adesso a un bambino che, da
quando comincia a muovere i primi passi, diventa nei giorni sempre più bravo a tenere l’equilibrio,
lanciandosi anche su terreni irregolari e accidentati come un prato (ovviamente
in condizioni di sicurezza!!) Questo bambino mano a mano accrescerà la fiducia
in se stesso e la confidenza nel controllo del proprio corpo imparando a compiere
movimenti sempre più fini e complessi. Per fare un altro esempio: se abbiamo
avuto la fortuna di vivere un’esperienza affettiva ricca e piena di significato,
allora diventiamo capaci di percepirci come persone amabili e desiderabili agli
occhi degli altri.
In cammino facciamo due tipi di
esperienze che ci aiutano a cambiare: sperimentiamo molte più emozioni e
diventiamo più competenti. Ma soprattutto diventiamo
naturalmente consapevoli della nostra aumentata competenza.
Allora in cammino possiamo fare
questo: cominciare a crederci, vederci nella nostra mente capaci di cambiare.
Cominciamo con l’immaginare, dentro di noi, quali sensazioni potremmo provare nel
nostro nuovo stato di vita, magari si tratta di modificare per lo più uno
stato di vita interiore, una predisposizione di spirito, il nostro modo di
vivere gli eventi che ci arrivano dall'esterno.
Possiamo anche considerare le cose da un’altra prospettiva: immaginiamo che cosa potrebbe succedere/succederci se decidiamo di non cambiare e di lasciare stare le cose cosi’ come sono, se perseveriamo nelle nostre abitudini negative. Il non fare, il non intervenire sulle situazioni, ovviamente non accompagnato da una riflessione sulle cose e’ di fatto una scelta con tutto il suo corteo di conseguenze.
Possiamo anche considerare le cose da un’altra prospettiva: immaginiamo che cosa potrebbe succedere/succederci se decidiamo di non cambiare e di lasciare stare le cose cosi’ come sono, se perseveriamo nelle nostre abitudini negative. Il non fare, il non intervenire sulle situazioni, ovviamente non accompagnato da una riflessione sulle cose e’ di fatto una scelta con tutto il suo corteo di conseguenze.
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